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La cometa ISON

{jathumbnail off}Sta per arrivare. Fra qualche giorno passerà al perielio. Teniamoci pronti per ammirare il suo show, se riuscirà a superare indenne dalla minima distanza di 1,5 milioni di Km dalla fotosfera del Sole! Speriamo che anche la ISON ci riporti alle spettacolari osservazioni della cometa del XX secolo, l’indimenticabile HALE-BOPP, regalandoci uno spettacolo veramente suggestivo.

Ed ecco che, il grande entusiasmo iniziale, adesso è diventato eccessiva titubanza. La ISON si farà vedere?

 

Beh, non disperiamo. Sicuramente si farà ammirare in tutta la sua bellezza. Ed, in questo clima di contraddizioni, non ci resta che tenerla d’occhio mentre orbita intorno al Sole; nella speranza che la nostra stella, con la sua grande forza mareale non la distrugga trasformandola al medesimo modo come quel famoso “treno spaziale” di frammenti cometari, formatosi nei pressi del sistema Gioviano nel 1994. Giove, in virtù della sua massa elevata ha una vasta sfera di influenza gravitazionale e riesce a catturare con una certa frequenza comete provienenti dalla nube di Oort, come la cometa Shoemaker-Levy 9 distrutta poi dalla stessa notevole forza mareale del pianeta gigante. Questo potrebbe accadere, appunto, al medesimo modo il 28 di questo mese alla ISON nelle vicinanze del Sole.
Auspichiamo anche che, nei giorni decisivi, la meteorologia si schieri dalla nostra parte e ci regali una finestra di tempo stabile, infatti in questo mese le nottate osservative favorevoli sono state poche.

 

Attenzione! La cometa ISON non è sola in questo suo pericoloso passaggio intorno al Sole. In questi giorni sono visibili altre tre comete, con binocolo o anche ad occhio nudo da un sito veramente buio: la Cometa 2/P Encke, la Cometa C/2013 R1 Lovejoy e la Cometa C/2012 X1 Linear. C’è anche  La Cometa P/154 Brewington, però solo per visioni telescopiche, in quanto in dicembre la sua luminosità non scenderà sotto la nona magnitudine.
 

 

Seguiamo l’orbita della C/2012 S1 ISON

 

Ai primi del mese la ISON era nel Leone, poi attraversando  le costellazioni della Vergine e della Bilancia  a fine novembre, nella costellazione  dello Scorpione ci potrà essere la catastrofe.

 

 In questa costellazione il giorno 28 la cometa potrebbe decisamente cambiare aspetto, perchè ci sarà il fatidico passaggio al perielio intorno al al Sole, come sopra descritto. Alla distanza di 1,5 milioni di Km dalla fotosfera il nucleo della ISON potrebbe sciogliersi o frantumarsi in una miriade di corpi, alcuni con un diametro anche di 1 Km. Passerà indenne al perielio diventando una cometa periodica?

 

C’è stato un caso anologo nel 2011 con la cometa C/2011 W3 Lovejoy. Questa cometa appartiene alla famiglia “ Kreutz sungrazing” cioè a quelle che al perielio sfiorando il sole, a poche centinaia di migkiaia di Km, diventano  ottime candidate a terminare in modo drammatico la loro vita.

 

E’ notizia di questi giorni di un burst della ISON, cioè di un improvviso aumento di luminosità. Molte comete, prossime al passaggio al perielio, presentano questi cambiamenti nella riflessione della luce solare. Peculiarità che possono portare improvvisamente le comete alla visione ad occhio nudo.

 

La ISON è passata alla magnitudine 6.5 e quindi facilmente visibile anche con un classico binocolo 10×50 ed è osservabile in piena notte nella costellazione della Vergine. Il 18 ha sfiorato Spiga, la stella più luminosa della Vergine ed il 21, ci sarà un avvenimento alquanto raro. Vedremo due comete, ad occhio nudo,  vicinissime nel cielo mattutino: la ISON e la 2/P Encke. 


 

 

Ed ecco che le due comete non saranno sole in questa coreografia celeste, in quanto, al ballo parteciperanno anche i pianeti Mercurio e Saturno, che la notte del 26 insieme  saranno un unico puntino luminoso.  pochi gradi di distanza ci saranno Mercurio e Saturno. Non perdiamo questo evento!

 

 Nel corso della sua orbita, la ISON ha incotrato pure diverse galassie sulla sua strada;  la più brillante è stata  la NGC 4697, con una magnitudine di 9,5, la quale, il giorno 14 Novembre, distava soltanto 1,5° gradi d’arco. Dopo la data del 20 Novembre sarà difficile osservarla  perché sarà sovrastata dalle luci dell’alba. La inosservabilità avverrà anche nei giorni di massimo avvicinamento al Sole,  perchè praticamente quasi a contatto con la nostra stella. La speranza è di poter osservare una bellissima coda cometaria, formata di polveri e vapore acqueo, gioia e soddisfazione per gli astrofotografi, ma anche per chi si limita soltanto ad osservarla. L’ultima speranza è che se si trasformasse in qualcosa di incredibilmente brillante, con un cielo completamente trasparente, l’ultimo giorno di novembre, appena prima del sorgere del Sole e appena dopo il suo tramonto, si potrebbe avvistare il nucleo cometario! Quale luminosità raggiungerà la ISON? Naturalmente non è possibile prevederlo; però potrebbe raggiungere una buona magnitudine di luminosità per alcuni giorni.  Noi, intanto, lucidiamo le ottiche dei nostri binocoli e telescopi e teniamoci pronti. Poi, tutti i commenti via radio.

 

                                                                                     

 

 Cieli Sereni
IZ6UQL  Ivano Puca
CISAR Majella

 

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